Consulenza direzionale
L’importanza della pianificazione e controllo (Budget and Financial Control)
La pianificazione ed il controllo sono di fondamentale importanza per ogni impresa.
I 10 + 1 punti che definiscono in maniera sintetica i motivi per cui un imprenditore non può fare a meno di un’attenta attività di pianificazione e di controllo:
- impara a pensare per obiettivi (strategici e di risultato) e non a gestire il problema quotidiano;
- ottiene una conoscenza più consapevole e critica dei propri risultati economici e finanziari
- matura uno spirito critico nei confronti delle dinamiche che determinano gli scostamenti dagli obiettivi della sua impresa;
- conosce in maniera più analitica il mercato;
- realizza un controllo attento dei costi;
- riesce in tempo a correggere eventuali “cambi di rotta”:
- comunica con più chiarezza i dati aziendali agli stakeholders;
- migliora il rating bancario;
- è lui che gestisce il tempo e non viceversa;
- acquisisce un comportamento da VERO LEADER.
e soprattutto
impara che la “navigazione a vista” di un’impresa è
estremamente pericolosa!
La pianificazione ed il controllo sono strumenti di conoscenza dai quali è possibile spesso trarre informazioni, suggerimenti e soluzioni a situazioni “difficili”.
La contabilità generale, it’s smart!
Contabilità a Firenze.
La contabilità generale è un sistema di fondamentale importanza per la vita di un’impresa, rappresenta il momento informativo e conoscitivo per eccellenza dell’amministrazione economica di un’azienda, senza la quale la gestione si svolgerebbe “alla cieca” e non potrebbe, quindi, raggiungere le condizioni di equilibrio indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo.
Sebbene quasi sempre è relegata al ruolo di adempimento burocratico per l’assolvimento di norme civilistiche e fiscali, la contabilità generale o contabilità ordinaria è raramente valorizzata per la sua reale portata in qualità di strumento strategico necessario per la pianificazione, l’analisi e il controllo della gestione dell’impresa.
Sono necessarie forti ed esperte competenze tecniche, tali da individuare già dai semplici movimenti quotidiani, gli impatti che le operazioni avranno sui risultati economici e sull’andamento dei flussi finanziari.
Sarebbe auspicabile ricordare che il bilancio di esercizio, documento finale della contabilità generale, è rivolto non solo ai soggetti esterni all’impresa (stakeholders), per finalità di pubblicità e per finalità di determinazione di imponibile fiscale, ma principalmente è rivolto all’impresa stessa, per la sua continuità e per la qualità della sua gestione.
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Bilancio e Internazionalizzazione: la Resilienza
Il successo verso un rilancio economico delle imprese, sono orientati a gran voce sui processi di:
INTERNAZIONALIZZAZIONE: come percorso strutturato ed strategico di fare business con paesi esteri, diverso dai precedenti metodi commerciali di vendite export.
INNOVAZIONE: superamento del metodo conservativo (statico e ripetitivo).
Decisamente interessante nel convegno l’intervento del sociologo dei consumi Enrico Finzi, il quale ha dato enfasi ad una parole a me, fino ad oggi, sconosciuta: la RESILIENZA.
La RESILIENZA è la capacità di assorbire i colpi e di resistere adattandosi agli impatti. E’ un termine derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In psicologia è la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà.
Una qualità importante, dunque, di vita e di necessità nell’attuale fase storica economica, una caratteristica di valore per superare la grande crisi globale, unitamente alla necessità di essere IMPRENDITIVI.
Interessante è stato conoscere, attraverso le indagini sociologiche, quali sono i comportamenti visti come più lungimiranti e premianti per il futuro, non solo sotto il profilo economico, ma in particolare su quello sociale, E’ stato sottolineato come LO SCAMBIO, LA CONDIVISIONE, LA COOPERAZIONE porteranno sempre di più verso una Intelligenza collettiva, spingere al massimo la Divergenza, in opposto all’Omologazione, per avere più possibilità per tutti.
In quest’ottica fortemente sconsigliata è la “strategia del rododentro”, cioè la tendenza ad isolarsi, a chiudersi al mondo esterno.
Divertente, è stata l’illustrazione di una recente ricerca sociologica all’interno della quale si possono intravedere alcune interessanti chiavi di lettura per le imprese che intendono aprirsi al mercato estero. Il tema della ricerca aveva il titolo: “Quale è l’immagine dell’Italia all’estero, in 5 punti”, e si ritrovano molti luoghi comuni ormai noti riguardo alla nostra italianità:
Talento negativo:
1 Sistema politico barocco (incomprensibile)
2 Assenza diffusa di precisione
3 Disorganizzazione
4 Sistemi familiari , sistemi micro
5 Sospetto di inaffidabilità
Talento positivo:
1 Mangiare e bene benissimo
2 Infinita bellezza dell’arte e della natura
3 Cordialità ed ospitalità
4 Flessibilità, adattabilità
5 Capacità di goderci la vita!
Ridurre gli sprechi, aumentare il valore: la Pianificazione e il Controllo
Sono molte in azienda le operazioni che generano sprechi. Come ridurre gli sprechi ed aumentare il valore?
In ogni azienda, annualmente, sono disperse somme importanti a causa degli sprechi, che invece di trovare utilizzo nella generazione di nuova ricchezza nel processo produttivo, vengono gettate e perse perennemente.
Il modo migliore di fare un’analisi del valore aggiunto delle singole funzioni ed attività aziendali e’ quello di tracciare un processo produttivo, seguendone tutto il processo, attraverso l’analisi e la misurazione delle operazioni che vengono effettuate.
Diversi sono gli approcci tecnici all’individuazione e alla misurazione degli sprechi: tutti sono caratterizzati da una buona attività formalizzata di PIANIFICAZIONE e di CONTROLLO.
In questi anni si è sviluppata una filosofia industriale detta Lean Thinkhing, ispirata al sistema giapponese Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi fino ad annullarli.
Alla base del sistema Toyota c’è l’eliminazione di ogni tipo di spreco che accompagna tutte le fasi di un processo produttivo, per focalizzarsi sul valore dell’azienda identificato sia dal prodotto sia dalle risorse umane: è l’approccio KAI-ZEN basato sul miglioramento continuo e a piccoli passi.
Principi:
- identificare il valore per il cliente (VALUE)
- comprendere il processo di creazione del valore (MAP)
- creare il flusso del valore (FLOW)
- far percepire il valore al cliente (PULL)
- ricercare la perfezione (PERFECTION)
Sprechi (MUDA):
- Difetti (mancanza di qualità)
- Eccessiva produzione (maggiore di quella richiesta in quel momento)
- Trasporti (spostamenti inutili)
- Attese (materiale fermo in attesa di essere lavorato)
- Giacenze (lo stock è sempre uno spreco)
- Operazioni inutili (che non producono valore aggiunto)
- Prodotti difettosi
Per approfondimenti: CONTATTI sandra@sandramontelisciani.it
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Il Controllo dell’impresa attraverso l’ EVA® (Economic Value Added)

il controllo dell’impresa attraverso l’Economic Value Added-EVA
L’attuale crisi economica globale sta richiedendo alle imprese una maggiore attenzione, le quali necessitano di ottimizzare risorse, input e di ricevere il miglior supporto per il ricorso al credito bancario.
Oltre all’attività di Contabilità e Bilancio, è possibile assistere l’impresa con strumenti efficaci e un approccio sinergico con l’esperienza professionale e le competenze interne manageriali dell’azienda; ciò grazie alla consolidata capacità di analisi e alla possibilità, ove necessario, di un intervento interno all’impresa per accelerare le fasi di modifica e di rinnovamento della struttura e dei processi organizzativi.
Il calcolo dell’EVA® Economic Value Added è una delle metodologie di valutazione economico-finanziaria più rappresentative e valide per la misurazione del valore aggiunto di un’impresa e costituisce uno strumento altamente qualitativo per la valutazione dell’efficacia della gestione aziendale.
Intuitu personae
La locuzione latina Intuitu personae da tradurre con l’italiano in considerazione della persona indica la speciale rilevanza delle qualità personali di un soggetto e ne sottolinea quindi l’elemento fiduciario su cui si basa un determinato rapporto.
Il contratto con un Professionista è un contratto fondato sull’Intuitu personae, individuato sulla base dell’affidabilità e di fiducia che il cliente attribuisce alla qualità garantita delle prestazioni professionali, sulla base dell’esperienza diretta tra i due contraenti, da segnalazioni esterne o da elementi che delineano la qualità, serietà ed affidabilità del professionista.
L’azione combinata di elementi quali la
- capacità di comunicazione,
- capacità di ascolto,
- capacità di mediazione,
- preparazione tecnica adeguata,
creano il corretto supporto per la costruzione di una positiva immagine professionale e la sua reputazione professionale verso il cliente.
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Finanza aziendale nell’arte e nei Beni Culturali (Cultural Heritage)

Finanza nei Beni Culturali
L’arte e la cultura rappresentano un patrimonio caratteristico e competitivo fondamentale per il Made in Italy: l’arte e i Beni Culturali sono un’area economica in grado di creare un “indotto” che produce un valore aggiunto di miliardi di euro e assorbe milioni di occupati.
Il settore è interessato oggi dai profondi mutamenti strutturali che portano sempre più in primo piano le esigenze di controllo della gestione economica, di solide competenze del management, di una buona struttura di organizzazione e finanza.
La risorsa italiana più preziosa, che ci rende unici nel mondo, ha una forte necessità di professionalità qualificate per una gestione di tipo più manageriale e meno istituzionale e politica.
Il rilancio economico per l’Italia riparte anche da qui, da un bene economico che il mondo ci riconosce e chiede, e da cui otteniamo un margine di rendimento ancora troppo basso.