Bilancio e Contabilità, Finanza aziendale, Controllo

Sandra Montelisciani

Impianto e tenuta Contabilità Generale

 Outsourcing contabile  | Impianto e tenuta di Contabilità Generale

  Il servizio esterno della contabilità generale è uno dei fattori chiave di successo per i Commercialisti che, delegando i servizi contabili ad un professionista esperto in Contabilità e Bilancio, possono dedicarsi alla consulenza ed avere maggiore tempo a disposizione per  assistere e fidelizzare l’Azienda Cliente.

 - I vantaggi per il Commercialista –       

contabilità esterna outsourcing

L’utilizzo del servizio di contabilità esterna, consente al Commercialista di:

  • ridurre i propri costi fissi del personale  dipendente e della struttura informatica;
  • avere la garanzia di un partner di lunga esperienza, professionalità e affidabilità tecnico-contabile, costantemente aggiornamento alle ultime normative fiscali;
  • mantenere il contatto diretto ed il pieno controllo  con l’Azienda Cliente;
  • avere un sicuro beneficio  economico: il costo di Soluzione Contabilità Generale è una frazione del compenso di incarico al Commercialista. Quindi da modulare insieme.

 

 - Il servizio –

  • Tenuta della Contabilità  ordinaria e IVA, completa,  fino alla chiusura del Bilancio. Gestione Cespiti e Ammortamenti;
  • Scadenze fiscali: Liquidazioni IVA,  Dichiarazione annule IVA, LIPE, Intrastat, mod.F24 e ravv.operosi;
  • Nota Integrativa e riclassificazione IV direttiva;
  • Bilanci  infrannuali:
  • Rendiconto finanziario  e analisi del Cash flow

Quanto costa

Il costo è una frazione del compenso di incarico al Commercialista. 

 Su richiesta, anche:

  • Business Planning
  • Budget e Pianificazioni finanziarie 
  • Ricostruzioni di contabilità 
  • Due diligence

 

Uso professionale della lingua inglese.

Per ogni altra informazione:

 

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PRESENTAZIONE

DICONO DI ME

L’importanza della pianificazione e controllo (Budget and Financial Control)

La pianificazione ed il controllo sono di fondamentale importanza per ogni impresa. 

I 10 + 1 punti che definiscono in maniera sintetica i motivi per cui un imprenditore non può fare a meno di un’attenta attività di pianificazione e di controllo: 

  1. impara a pensare per obiettivi (strategici e di risultato) e non a gestire il problema quotidiano;
  2. ottiene una conoscenza più consapevole e critica dei propri risultati economici e finanziari
  3. matura uno spirito critico nei confronti delle dinamiche che determinano gli scostamenti dagli obiettivi della sua impresa;
  4. conosce in maniera più analitica il mercato;
  5. realizza un controllo attento dei costi;
  6. riesce in tempo a correggere eventuali “cambi di rotta”:
  7. comunica con più chiarezza i dati aziendali agli stakeholders;
  8. migliora il rating bancario;
  9. è lui che gestisce il tempo e non viceversa;
  10. acquisisce un comportamento da VERO LEADER.  

e soprattutto


impara che la “navigazione a vista” di un’impresa è

estremamente pericolosa!

La pianificazione ed il controllo sono strumenti di conoscenza dai quali è possibile spesso trarre informazioni,  suggerimenti e soluzioni a situazioni “difficili”.

Pianificazione e Controllo

La contabilità generale, it’s smart!

Contabilità a Firenze. 

La contabilità generale è un sistema di fondamentale importanza per la vita di un’impresa, rappresenta il momento informativo e conoscitivo per eccellenza dell’amministrazione economica di un’azienda, senza la quale la gestione si svolgerebbe “alla cieca” e non potrebbe, quindi, raggiungere le condizioni di equilibrio indispensabili per la sopravvivenza e lo sviluppo.

Sebbene quasi sempre è relegata al  ruolo di adempimento burocratico per l’assolvimento di norme civilistiche e fiscali, la contabilità generale o contabilità ordinaria è raramente valorizzata per la sua reale portata in qualità di strumento strategico necessario per la pianificazione, l’analisi e  il controllo della gestione dell’impresa.  

Tenuta della Contabilità a Firenze

Sono necessarie forti ed esperte competenze tecniche, tali da individuare già dai semplici movimenti quotidiani, gli impatti che le operazioni avranno sui risultati economici e sull’andamento dei flussi finanziari.

Sarebbe auspicabile ricordare che il bilancio di esercizio,  documento finale della contabilità generale, è rivolto non solo ai soggetti esterni all’impresa (stakeholders), per finalità di pubblicità e per finalità di determinazione di imponibile fiscale, ma principalmente è rivolto all’impresa stessa, per la sua continuità e per la qualità della sua gestione.

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IL RENDICONTO FINANZIARIO (Cash Flow Statement) 

Bilancio e Internazionalizzazione: la Resilienza

Il successo verso un rilancio economico delle imprese, sono orientati a gran voce sui processi di:

 INTERNAZIONALIZZAZIONE: come percorso strutturato ed strategico di fare business con paesi esteri,  diverso dai precedenti metodi commerciali di vendite export. 

  INNOVAZIONE: superamento del metodo conservativo (statico e ripetitivo).

Decisamente interessante nel convegno l’intervento del sociologo dei consumi Enrico Finzi, il quale ha dato enfasi ad una parole a me, fino ad oggi, sconosciuta: la RESILIENZA.

La resilienza e l’internazionalizzazione

La RESILIENZA  è la capacità di assorbire i colpi e di resistere adattandosi agli impatti. E’ un termine derivato dalla scienza dei materiali e indica la proprietà che alcuni materiali hanno di conservare la propria struttura o di riacquistare la forma originaria dopo essere stati sottoposti a schiacciamento o deformazione. In psicologia è la capacità delle persone di far fronte agli eventi stressanti o traumatici e di riorganizzare in maniera positiva la propria vita dinanzi alle difficoltà. 

Una qualità importante, dunque, di vita e di necessità nell’attuale fase storica economica, una caratteristica di valore per superare la grande crisi globale, unitamente alla necessità di essere IMPRENDITIVI.

Interessante è stato conoscere, attraverso le indagini sociologiche, quali sono i comportamenti visti come più lungimiranti e premianti per il  futuro, non solo sotto il profilo economico, ma in particolare su quello sociale, E’ stato sottolineato come LO SCAMBIO, LA CONDIVISIONE, LA COOPERAZIONE porteranno sempre di più verso una Intelligenza collettiva, spingere al massimo la Divergenza, in opposto all’Omologazione, per avere più possibilità per tutti.

In quest’ottica fortemente sconsigliata è la “strategia del rododentro”, cioè la tendenza ad isolarsi, a chiudersi al mondo esterno.

Divertente, è stata l’illustrazione di una recente ricerca sociologica all’interno della quale si possono intravedere alcune interessanti chiavi di lettura per le imprese che intendono aprirsi al mercato estero. Il tema della ricerca aveva il titolo: “Quale è l’immagine dell’Italia all’estero, in 5 punti”, e si ritrovano molti luoghi comuni ormai noti riguardo alla nostra italianità:

Talento negativo:

1 Sistema politico barocco (incomprensibile)

2 Assenza diffusa di precisione

3 Disorganizzazione

4 Sistemi familiari , sistemi micro

5 Sospetto di inaffidabilità

Talento positivo:

1 Mangiare e bene benissimo

2 Infinita bellezza dell’arte e della natura

3 Cordialità ed ospitalità

4 Flessibilità, adattabilità

5 Capacità di goderci la vita!

 

 

 

Temporary Management ed i vantaggi per la PMI

Il temporary manager,  il manager a tempo (interim) o a contratto, oggi è sempre più conosciuto ed utilizzato anche in Italia, è un ragionevole punto di equilibrio tra necessità di alta professionalità e flessibilità economica.

I principali vantaggi che le Piccole Medie Imprese (PMI) ottengono con il  temporary management, sono:

  • Flessibilità, per la possibilità di disporre di competenze di alto livello, senza alcun appesantimento dei costi fissi di lungo periodo
  • Velocità nell’avviare il progetto: nella norma, in meno di due settimane è possibile far entrare il manager in azienda
  • Qualità del manager e della soluzione complessiva
  • Efficacia nel raggiungimento della soluzione ottimale
  • Operatività immediata, derivante dal livello di seniority dei manager impiegati e dal loro tendenziale sovradimensionamento
  • Motivazione dei manager, fortemente orientati allo specifico progetto
  • Efficienza in termini di costi

 

Ridurre gli sprechi, aumentare il valore: la Pianificazione e il Controllo

Sono molte in azienda le operazioni che generano sprechi. Come ridurre gli sprechi ed aumentare il valore?

In ogni azienda, annualmente,  sono disperse somme importanti a causa degli sprechi, che invece di trovare utilizzo nella generazione di nuova ricchezza nel processo produttivo, vengono gettate e perse perennemente.
Il modo migliore di fare un’analisi del valore aggiunto delle singole funzioni ed attività aziendali e’ quello di tracciare un processo produttivo, seguendone tutto il processo, attraverso l’analisi e la misurazione delle operazioni che vengono effettuate.

Diversi sono gli approcci tecnici all’individuazione e alla misurazione degli sprechi: tutti sono caratterizzati da una buona attività formalizzata di PIANIFICAZIONE e di CONTROLLO.

In questi anni si è sviluppata una filosofia industriale detta Lean Thinkhing, ispirata  al sistema giapponese Toyota Production System, che mira a minimizzare gli sprechi  fino ad annullarli.

Alla base del sistema Toyota c’è l’eliminazione di ogni tipo di spreco che accompagna tutte le fasi di un processo produttivo, per focalizzarsi sul valore dell’azienda identificato sia dal prodotto sia dalle risorse umane: è l’approccio KAI-ZEN basato sul miglioramento continuo e a piccoli passi.

Pianificazione e Controllo

Principi:

- identificare il valore per il cliente (VALUE)

- comprendere il processo di creazione del valore (MAP)

- creare il flusso del valore (FLOW)

- far percepire il valore al cliente (PULL)

- ricercare la perfezione (PERFECTION)

 

Sprechi (MUDA):

- Difetti (mancanza di qualità)

- Eccessiva produzione (maggiore di quella richiesta in quel momento)

- Trasporti (spostamenti inutili)

- Attese (materiale fermo in attesa di essere lavorato)

- Giacenze (lo stock è sempre uno spreco)

- Operazioni inutili (che non producono valore aggiunto)

- Prodotti difettosi

  

Per approfondimenti:
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L’IMPORTANZA DELLA PIANIFICAZIONE E DEL CONTROLLO

Il Controllo dell’impresa attraverso l’ EVA® (Economic Value Added)

Il controllo con l'EVA

il controllo dell’impresa attraverso l’Economic Value Added-EVA


L’attuale crisi economica globale sta richiedendo alle imprese una maggiore attenzione,  le quali necessitano di ottimizzare risorse, input e di ricevere il miglior supporto per il ricorso al credito bancario.

Oltre all’attività di Contabilità e Bilancio, è possibile assistere l’impresa con strumenti efficaci e un approccio sinergico con l’esperienza professionale e le competenze interne manageriali dell’azienda; ciò grazie alla consolidata capacità di analisi e alla possibilità, ove necessario, di un intervento interno all’impresa per accelerare le fasi di modifica e di rinnovamento della struttura e dei processi organizzativi.

Il calcolo dell’EVA® Economic Value Added è una delle metodologie di valutazione economico-finanziaria più rappresentative e valide per la misurazione del valore aggiunto di un’impresa e costituisce uno strumento altamente qualitativo per la valutazione dell’efficacia della gestione aziendale.

Economic Value Added

 

Il Rendiconto Finanziario – Cash Flow Statement

COME REDIGERE IL RENDICONTO FINANZIARIO.

ll Decreto Legislativo 139/2015 ha introdotto il Rendiconto Finanziario fra gli schemi obbligatori del Bilancio (art.2423, comma 1 Codice Civile), esentandone la redazione obbligatoria, per semplificazione, le micro-imprese e le società che redigono il bilancio in forma abbreviata. 
Talvolta si ritiene che la finanza aziendale sia un’ attività che riguardi solo le grandi società e solo in maniera marginale appartenga alle Piccole e Medie imprese.  La finanza aziendale invece è un’attività che strategicamente le PMI dovrebbero adottare per  restare al passo coi tempi e per resistere in uno scenario sempre più critico e competitivo; essa permette di creare una lungimirante cultura aziendale attenta alle azioni di controllo e all’attività di programmazione.

Il Rendiconto Finanziario

Il Rendiconto finanziario è uno strumento di analisi e di comunicazione che ha la funzione di indicare l’origine e le modificazioni delle fonti  di liquidità e le relative destinazioni (impieghi).

L’utilità del Rendiconto finanziario è di  valutare la produzione di risorse finanziarie  al fine di verificare se la gestione economica del business genera liquidità o assorbe risorse: è nel fatto  la coincidenza fra  andamenti economici e  andamenti finanziari e monetari della gestione, e  costituisce quindi una fonte autonoma e preziosa di informazioni  per la migliore interpretazione del bilancio di esercizio.

Al rendiconto finanziario sono legate molteplici finalità:

  • valutare le cause che hanno migliorato o peggiorato la situazione finanziaria e monetaria di ogni singola area gestionale;
  • definire la composizione delle fonti e degli impieghi, verificandone l’equilibrio e individuando le opportune leve gestionali di intervento;
  • individuare le aree che hanno maggiormente generato  risorse e quelle ne hanno assorbite, misurando i possibili effetti negli esercizi futuri.
 

 CORRELAZIONE FRA FLUSSI  ⇐

 
 
 
 

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Ricostruzione di Contabilità irregolari

CONTABILITA’ IRREGOLARI e INATTENDIBILI 

La presenza di scritture contabili inattendibili è uno dei presupposti più ricorrenti per ricevere un accertamento induttivo da parte dell’Amministrazione Finanziaria.  

sandra-montelisciani 

La tenuta di una contabilità ordinaria corretta rappresenta sicuramente per l’impresa un importante  strumento di difesa in caso di verifica tributaria oltre ad essere motivo di ottenere un Bilancio  esercizio veritiero che misura l’andamento corretto dell’attività. 

latest_news2 La Legge anti-corruzione entrata in vigore il 14 giugno 2015, ha aggravato le pene per il reato di falso in bilancio. Il nuovo art. 2621 del codice Civile, ha ricondotto fra i reati penali, le false comunicazioni sociali e con esse l’omissione di “fatti materiali rilevanti la cui comunicazione e’ imposta dalla legge sulla situazione economica, patrimoniale o finanziaria della societa’ o del gruppo al quale la stessa appartiene, in modo concretamente idoneo ad indurre altri in errore”.

I rischi per gli amministratori e per i sindaci risultano essere notevolmente aumentati, in considerazione anche della perseguibilità d’ufficio delle nuove fattispecie penali, anche in capo alle società non-quotate; un aggravamento rispetto a prima dell’entrata in vigore della nuova Legge quando per questo tipo di società era necessaria una querela di parte che difficilmente veniva presentata.

Le false comunicazione sociali sono espresse tipicamente in presenza di una Contabilità irregolare ed inattendibile, la quale è dichiarata in caso il contribuente non abbia tenuto le scritture contabili o siano riscontrate omissioni o false o inesatte indicazioni e/o irregolarità formali o sostanziali gravi (DPR 600/73 e DPR 570/96).

Per i casi di crisi aziendale e di ricorso ad una procedura concorsuale, l’inattendibilità delle scritture contabili è sanzionata dalla Legge Fallimentare come reato penale di bancarotta fraudolenta, in quanto comporta l’impossibilità di ricostruire i fatti aziendali che può essere causa di pregiudizio degli interessi dei creditori. 

La Corte di Cassazione ha precisato, inoltre, con la sentenza 2324/2014 del 03/02/2014 che “La tenuta in modo sommario e non intellegibile della contabilità sociale è di per sé giustificativa della condanna dell’amministratore al risarcimento del danno, in sede di azione di responsabilità promossa dalla società ex art. 2392 c.c., ……….  in base a tale principio, l’amministratore non può far escludere la propria responsabilità in ordine alle risultanze della contabilità dell’impresa avendo avuto l’obbligo giuridico di custodirla e tenerla in modo formalmente corretto.”

Una contabilità inattendibile  è salva solo con la prova contraria o, più prudentemente, con un’attività preventiva di Ricostruzione contabile. 

Una efficace attività di Ricostruzione Contabile deve essere impostata affinché il risultato abbia l’obiettivo di ripristinare la regolarità formale e sostanziale dell’area di Bilancio ma anche il recupero del controllo della gestione aziendale, indispensabile all’Imprenditore o al C.d.A. per condurre l’Impresa verso gli obiettivi di pianificazione, di efficacia e di efficienza: 

  • effettuare indagini documentali per ricostruire l’attendibilità della rappresentazione economico-patrimoniale e finanziaria dell’azienda;
  • individuare le potenziali aree a rischio ed implementare sistemi di controllo preventivo;
  • ripristinare l’attendibilità di Bilancio ed il controllo sull’area contabile-amministrativa;
  • introdurre nuovi strumenti di lavoro a supporto del controllo e della pianificazione;
  • introdurre una nuova cultura rivolta alla pianificazione e all’orientamento verso il risultato.

                                  

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Intuitu personae

La locuzione latina  Intuitu personae  da tradurre con l’italiano in considerazione della persona   indica la speciale rilevanza delle qualità personali di un  soggetto e ne sottolinea quindi l’elemento fiduciario su cui si basa un determinato rapporto. 

Fonte: http://www.francescorhodio.it

Il contratto con un Professionista è un contratto fondato sull’Intuitu personae, individuato sulla base dell’affidabilità e di fiducia che il cliente attribuisce alla qualità garantita delle prestazioni professionali, sulla base dell’esperienza diretta tra i due contraenti, da segnalazioni esterne o da elementi che delineano la qualità, serietà ed affidabilità del professionista. 

L’azione combinata di elementi quali la

  • capacità di comunicazione,
  • capacità di ascolto,
  • capacità di mediazione,
  • preparazione tecnica adeguata,

creano il corretto supporto per la costruzione di una positiva immagine professionale e la sua reputazione professionale verso il cliente.

 

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Sandra Montelisciani

Contabilità e Bilancio, Finanza aziendale, Controllo

Firenze (Italy) - Cod.Fiscale MNTSDR66D63C101A

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